L'avvento dello standard digitale adottato per le trasmissioni televisive segna inevitabilmente la fine
del segnale analogico che, come sostiene la pubblicità di questi giorni, "...si spegne per sempre!"
Appassionandomi all'evento e a tutto quel che ne consegue e considerando che qualche settimana fa ripetevo molteplici risintonizzazioni del ricevitore digitale ma senza grosse soddisfazioni, ho ricominciato a scandagliare il vecchio segnale che, con mia sorpresa, mi omaggia tutt'ora di continue metamorfosi probabilmente dovute a switch-off in altre zone limitrofe.
Dai disturbi di righe orizzontali o verticali si è passati al così detto effetto sabbia, ovvero l'interferenza del digitale sull'analogico. Più lo switch-off si avvicina, più l'analogico si insabbia, trascinando via con sè il mondo della vecchia tv.
Così, spinto da un'insana malinconia, ho deciso di monitorare, a modo mio, gli ultimi battiti del segnale in agonia, cercando di lasciare una traccia tangibile del suo percorso verso l'inevitabile spegnimento finale.
Non sò se l'esperimento riuscirà, ma perchè non fare un tentativo?
Questa zona di ricezione è interessata da più aree di switch-off, si trova tra le provincie di Cremona e Mantova, a fianco della riva sinistra del Pò quasi sul confine tra Lombardia ed Emilia Romagna e a pochi chilometri dalle province di Parma e Reggio nell'Emilia.
Le aree tecniche che interessano questa zona sono: l'area 3 (Piemonte Orientale e Lombardia più le province di Parma e Piacenza), l'area 5 e 6 (Emilia Romagna e Veneto inclusa la provincia di Mantova).
A partire dal 25 novembre 2010, per una quindicina di giorni si alterneranno area dopo area, gli spegnimenti dei segnali tv analogici trasmessi in zona e succesivamente le accensioni di quelli digitali.
Con le premesse di un futuro migliore e un pizzichino di nostalgia (parlo per me), salutiamo tutti insieme l'analogico. Il mio Analogico.
12 Novembre 2010